Le case di San
Secondo
Via Roma
N.5-7-9
Edificio che
anteguerra, apparteneva a Pasini Giulietta. Negli anni '20
il negozio al n. 5 fu occupato dalla parrucchiera
la Rinetta
(moglie di
Richén
Gualazzini), poi da
Romani Giuseppe
(1894-1975-al
Frarén) che,
assieme ai figli Abele e Carlo, conduceva un'attività di
vendita, riparazione e deposito biciclette e moto.
Al primo piano abitava
la famiglia Zucchi Mario
(1887-1973
-Fudrighén)
- Vighi Ermina
(1888-1974), che
gestiva un forno per il pane situato nel cortile interno,
con i figli Carmen, Felice (1921-2007,Cino), Adele
(1923-1975), Oscar e Romea; vi erano pure la sartoria
di Zucchi Adele e la Celina (vedova della guardia
comunale Paini Libero - Llbrén) con la figlia Fiammetta.
L'altro negozio fu
occupato dalle ortolane Bocchia Eglina
(1906-1987-la
Glinòn), da
Aiolfi Albertina
(1877-1972
;la Fiure'nna)
colla figlia Oddi Elda(1906-1989),
da Squarcia Onesta(1889-1976) e
Cavalli Ildegarda
(1904-1980;Ada
dal campanèr),
quindi dal gelataio
Paniceri Felice e da Squarcia Rosa, parrucchiera. Negli anni
'60 fu occupato
da Romani Alessandro, con un negozio d'elettrodomestici e
materiale elettrico. Vi aprì poi una rivendita di generi
alimentari Copelli Celso; Il n. 7 fu occupato dalla merceria
di Capelli Elisabetta, poi dalla "Merceria Milù", sino al
2005.
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Romani Giuseppe |

Onesta Squarcia |

Cavalli Ildegarda |

Paniceri
Felice |

Eglina Bocchia |
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Vighi Ermina |

Zucchi Mario |

Adele Zucchi |

Albertina Aiolfi |

Oddi Elda |

Libero Paini |
Palas
Armenzoni
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N.6-8 Vicolo del Voltone,2
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Anteguerra, in un negozio, iniziò l'attività di calzolaio Monesi Romeo
(1878-1956), padre dell'aviatore Maresciallo Capo Luigi(1905-1956
deceduto nella tragedia aerea di Orly), e di Don
Rino. Nell'altro locale vi era il commercio e riparazione
biciclette di Romani Giuseppe
(1894-1975-al Frarén),
che occupava anche
il negozio di fronte. Nel dopoguerra fu aperta una latteria,
quindi un negozio di ortofrutta gestito dall' Amelia
nuora di Pelagatti
Pipoto.
Negli anni '90 iniziò
l'attività un laboratorio di restauro di Roberta
Dallaturca. In Vicolo del Voltone, sino agli anni '20, vi
era la filiale della "Banca Cattolica" gestita da Casalini
Dante (1889-1952). Negli anni '40/'50
vi abitò la famiglia Mazzieri Fortunato
(Nato)
- Eva Angiolina
(Angiuleto)
coi figli Nando e
Vanna.
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Monesi Romeo |

Luigi Monesi |

Dante Casalini |

Mazzieri Fortunato |
Oratorio
del SS.Sacramento n.10 -Fu fatto costruire nel 1606 da Troilo I Rossi a servizio
della Confraternita che portava il Viatico agli infermi.
Si chiamò pertanto "Oratorio del Santissimo Sacramento.
Il 17 settembre 1654 fu costruita la sacrestia sull'area
di un piccolo cortiletto dalla parte della fossetta,
chiuso dall'amministrazione napoleonica nei primi
decenni del 1800, in seguito venduto a Ferrari
Dante.
Zardi Licinio annota nel suo volumetto a
proposito
delle Confraternite:
"Poiché i confratelli andavano in processione indossando
un lungo saio, un giorno, recandosi in campagna per
questo servizio, trovarono un'oca in mezzo alla strada e
uno di loro se ne impossessò nascondendola sotto la
veste. Durante la processione, la testa del volatile
morto sbucò da sotto il saio; gli altri confratelli se
ne accorsero e, salmodiando, avvertirono il ladruncolo
parafrasando il ritornello dei salmi e cantando
' .. tirla so c'la penda zò, l'oca pro nobis ..
/I
Sino agli anni '50 l'edificio fu utilizzato come
magazzino di legname per il forno dei F.lli Bocchi
situato in Piazza Corridoni. Attualmente
è
usato come magazzino.
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Palas Fragni-Brianti
Via Roma
|
N.11-13-15-17-19
L'edificio appartenne
alla famiglia Fragni Primo-Bellini Domenica
(la Carlo'na)
che, al n.15,
gestiva un'avviata drogheria coll'aiuto dei figli Mariano
(1911-1944) e Maria coniugata Brianti Tranquillo.
Tranquillo fu una figura assai nota in paese per le sue
molteplici attività: esperto verniciatore e laccatore di
serramenti e mobili, suonava la tromba nella banda del
paese, gestiva il "Cinema Verdi", esperto ballerino. Anteguerra il negozio
al n.11 fu occupato dalla latteria della famiglia Maghenzani
Lorenzo, padre di Pierino e Franco.
Al n. 13 vi era il
banchetto del calzolaio Zucchi Ermenegildo
(Parigi),
diventato famoso per le
sue distrazioni.
Un giorno condusse un
giovane nipote a Parma sulla canna della bicicletta e poi
ritornò a casa scordandosi del ragazzo.
Al n.17 troviamo
l'entrata al
"Cinema Verdi".
Tale locale fu
parzialmente ricavato dall'interramento del canale
"Fossetta" che originariamente era uno scolo a cielo aperto. Anche
la bottega al n. 19 e il fabbricato di fronte, furono
costruiti sulla "Fossetta".
Nel dopoguerra il
negozio al n. 11 fu la bottega do barbiere di Pezzarossa Leo
e Ferdinando
(i Ciavéta),
poi dal figlio Vincenzo
(Censino,
Palèr). Vi aprì quindi la "Fotostudio
Gepri", dagli anni '90 è utilizzato
solo saltuariamente.

All'interno del n. 13,
negli anni '80, fu aperto uno studio dentistico dal Dr.
Carlo Brianti(1948-2003): per tutti
Carletto, appassionato musicista ed appartenente al
mitico complesso "I Becchini"; ora è gestito dal figlio Dr. Marco. Il negozio di generi
alimentari al n. 15, dopo la gestione Fragni passò ai F.lli
Pizzi Vivetta(1920-2007) e Sandrino. Il "Cinema Verdi", ebbe
un discreto successo sia prima della guerra che nel
dopoguerra. Fu gestito dalla sig.ra Bolzoni, poi da una
persona di Busseto, quindi dalla sig.ra Bellini e, infine,
dagli stessi coniugi Fragni Maria/Brianti Tranquillo.
Il Brianti era
chiamato scherzosamente "al Bisòn" perché, succedendo ad un
bussetano nella direzione del cinema, gli assegnarono anche
lo stranome che, per celia, era affibbiato agli abitanti di Busseto."
Operatori alla macchina
da proiezione troviamo Bellini Domenico
(Tacamènico),
Tonna Enzo, Da
Crema Domenico. L'attività cessò negli anni '80. Nel
piccolo locale col solo pianterreno al n. 19, costruito
sull'interramento della "Fossetta", negli anni '90 aprì
bottega il corniciaio Bezzi.
"Saluti da San
Secondo "pag.
191 |

Pezzarossa Ferdinando |

Fragni Mariano |

Tranquillo Brianti |

Maghenzani Lorenzo |

Leo Pezzarossa |

Pizzi Vivetta |

N.12-18 |

Bocchi Ines |

Ferlenghi Ernesto |

Piazza Racchetta 2,4 |
Sino agli anni '80
appartenne e fu la residenza della Famiglia Ferrari Dante,
poi dei figli Ing. Giovanni e Margherita coniugata Usberti
(la siura Rita, immancabile presenza al bar Centrale, con
la sua eleganza ed i modi garbati). L'edificio al n. 12,
nel '600, così come il cortile adiacente, era occupato dalla
fossetta, malsano canale di scolo delle acque reflue, poi
ricoperta.
Anteguerra il negozio
al n. 18 sino agli anni '60, fu occupato dalla Famiglia
Bocchi Ines (1904-1991) - Ferlenghi
Ernesto
(1906-1969
Mario al scudlèr, al Cramunés, Tuttoperpoco)che
vi esercitarono il commercio di
casalinghi, cartoleria e giocattoli. Negli anni '80 fu
aperta la "Libreria '80", ancora
presente. Alla fine del secolo
l'edificio passò' in proprietà ai Dott. Fornesi che lo
fecero sapientemente ristrutturare su progetto dell'Arch.
Andrea Ronda, conservando l'originaria struttura. I locali a
piano terra sono occupati da uffici e attività commerciali . |

N.21-25 |
Sino agli anni '70
l'edificio, assieme al successivo, appartenne alla Famiglia
Armenzoni Elide/Mattei Giovanna; fu poi venduto alla
Famiglia Romani Abele e Giovanni. Ai n. 21 e 23, vi era
il "Bar Garibaldi" meglio conosciuto come
"al cafè d'la plògà". Negli
anni '30 fu occupato dal negozio di macelleria di Cavalli
Giuseppe Armando
(1894-1959
-Taròn)
con la moglie
Maghenzani Cesira
(1895-1984
;Cislén)
ed i figli: Ferdinando,
Felicina, Linda,
Edoardo, Licia, Leda,
Cesare, Teresa, Attilio, Giuseppina e Armanda. Vi abitò anche la famiglia di Mangora Francesco
(Ganasa)
padre di Paolo (emerito
grafico) e di Adriana.
Il Cavalli, nei mesi
caldi, gestiva anche la rivendita al minuto di ghiaccio.
Dopo alcuni anni di
inutilizzo e relativa ristrutturazione da parte dei nuovi
proprietari, fu aperto un negozio di vendita e assistenza
elettrodomestici da Romani Giovanni, che aveva già iniziato
tale attività in Via Garibaldi 32 col padre. |

Cavalli Giuseppe Armando |

Maghenzani Cesira |

Mangora Francesco |

N.27- 29 |
Fu sempre
di proprietà della Famiglia Armanzoni-Mattei. dove anteguerra
risiedevano e, nella bottega al n. 29, esercitavano
l'attività di commercio generi alimentari, continuata poi
dal figlio Roberto. Elide fu un esponente della
banda di San Secondo che trasmise la passione al figlio, Hermes
(1916-1980),che fu professore di musica e virtuoso
oboista.
Nel dopoguerra il
negozio fu gestito sino al 2003, dai coniugi Boselli-Di Noto all'insegna "La Margherita";
trasferirono poi la stessa attività in Via Roma 52. Nei locali in Borgo
Prevostura, ora adibiti a magazzino, anteguerra vi esercitò
l'attività di materassaia la Gildi Achillina
(1884-1965 ,Chilinà).
Dopo di lei
iniziò a lavorare l'esperto falegname -mobiliere Alfieri
Alfredo
(1910-1999;Fredo)
che poi si
trasferì in viale Cavour, . Negli anni '70 vi abitò la
sig.ra Pongolini Ermelinda (1895-1974). |
Armanzoni Elide |
Mattei Giovanna |

La famiglia dal maringon
Alfieri Alfredo con la moglie Rita Terzi e Pietro |

Bottega con 1Alfieri Alfredo
2 Titì - 3 Piero Maccaferri - 4 Remo Pruzzi - 6 Ermete
Avanzini - 7 Maccaferri - 8 Pietro Alfieri - 9 Romualdo
Pattini |

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Piazza
Racchetta -
Dalla "Planimetria del
Borgo di San Secondo rilevata ai primi del 1800" si nota che
al posto della piazza, sul lato ovest vi è un edificio unito
al successivo, mentre ad est vi è una viuzza che sembra il
proseguimento di quella di fronte. E' da ritenersi che vi
fosse un edificio, poi demolito formando così la "Piazza
della Racchetta".
Sino agli anni '60
circa, al centro della piazza si trovava una fontana
pubblica, con l'acqua che scorreva continuamente, come le
due fontane che si trovano tuttora in Piazza Mazzini.
Serviva a quelle abitazioni che non erano fornite d'acqua
corrente e ai passanti.
Al n. 6, sino agli anni
'20, vi era il Macello Comunale. Al primo piano abitò la
nota chiromante e chiaroveggente
la Setmé'na.
Al n. civico 12, sino
agli anni '50, vi era la cantina di Galli Silvio, noto
commerciante e produttore di vini nostrani (Fortana,
Lambrusco) e fratello di Luisa
(la Lisa,
che gestiva la Locanda
La Volpe di Piazza Mazzini).
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