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Le case di San Secondo

VIA XX SETTEMBRE -  Al Bureg Long  - seconda parte

Strada che segnava il limite sud dell'incastellamento quattro/cinquecentesco. Le attuali abitazioni sul lato sud sorgono su questo muro oltre vi era un fossato, interrato nel XX secolo

 

N.24 - Edificio di proprietà  dell'arrotino Dal Bon Luigi (1901-1960,al Muleta), originario del Trentino e Gottardi Fortunata.

 

 

N.26

 E' stata la residenza della famiglia Pietralunga Francesco (1911-1968), primo Sindaco di San Secondo eletto tramite pubbliche consultazioni, con i figli Letizia  Alberto, Marisa.

 

Pietralunga Francesco

Dal Bon Luigi

Gottardi Fortunata

 

N.28

Residenza della famiglia Canali Antonio(1926-2000).

 

 

N.30

Fu abitazione di Barbieri Ettore, già presidente della  Colombofila,   ex postino e portabandiera  dell' Ass. ex Combattenti.

 

 

N.29-31

Edificio che comprende anche Via Zardi 1, un tempo abitato dalle famiglie Pescaroli e Vigetti.

 

Pescaroli Paolo

 

 

N.32  

Vi abitò la  famiglia di Vighi Giacomo (1914-2003, Sindaco del paese per tanti anni

 

N.34 -Abitazione della famiglia Bertozzi Cesare /Cervini Caterina ) Bertozzi è cugino e sosia di Giovannino Guareschi. La passione e l'impegno di  Caterina e Cesare, hanno dato vita al Museo  "Centro del Boscaccio" dedicato a Giovannino Guareschi ,  il nome e la collocazione del Museo non sono per niente casuali: infatti il termine "Boscaccio", già presente nel primo dei racconti guareschiani, si riferisce al podere "Bosco" ove vissero i nonni paterni: a poca distanza da esso svetta l'antica torre campanaria di Diolo, ricordata nelle sue narrazioni e ora finalmente sede del Museo a lui dedicato. All'interno della piccola Torre, vive il mondo e la tradizione di questo straordinario interprete, attraverso ricordi, testimonianze, scritti ed oggetti che sapranno suscitare nel visitatore curiosità ed ammirazione.

 

N.33-35-37

Edificio che, come il precedente di Bertozzi Enzo (N° 33) e il successivo(37), fu l'abitazione della Famiglia Sbruzzi e prima sede del "Ricovero per vecchi Tommasina Sbruzzi".

Negli anni '60 fu costruita la nuova sede in viale C. Battisti sul terreno che costituiva il giardino e il vecchio fabbricato fu venduto. Il n.35 fu acquistato dalla famiglia Pongolini Nello/Grossi Angela, ex telefonista degli anni '50.

 

 

 

 N.36

Fu residenza della famiglia Ghelfi Cristoforo (Stuflen,1913-1993)

 

N.38

Fu l'abitazione della famiglia del gelataio ambulante Gardelli Roberto, poi del figlio Luciano(1895-1972), ora di Ermina e Felice 

Gardelli Luciano

 

N.39

Come il precedente, è l'ex sede del "Ricovero per vecchi Tommasina Sbruzzi", fu acquistata dalla famiglia del sarto Ruggeri Denzo (4-Renzo al sartur), socio fondatore della Sezione AVIS di San Secondo.

 

 

N.40

Qui s'apriva la bottega di Seletti Guglielmo (Memo), falegname, scultore e provetto intagliatore, nonché memoria storica del paese. La bottega  è sempre stata  un luogo d'incontro  dove s'andava a fare due chiacchiere, a sentire vecchie storie di San Secondo; Memo sempre seduto nella poltrona sotto la finestra, accoglieva tutti con amabilità e leggeva i suoi appunti scritti a matita, in bella grafia, sui numerosi quaderni che conservava gelosamente.

Guglielmo Seletti

 

N.41-47

Edificio  della famiglia del falegname­restauratore Avanzini Ermete - Roffi Anna, già abitato e sede dell'attività dal falegname - bigonciaio Tagliavini.

 

 

  N.42

Vi abitò Fragni Romea; ora è la residenza dei coniugi Fragni

Fragni Romea

1881-1973

 

N.49-53 -Edificio che, sino agli anni '50, appartenne alla famiglia Bellini Primo (1888-1981,Primén di Frèr) , fabbro molto conosciuto ed esperto, padre di Domenico impiegato all'Uff. delle Imposte. Fu poi acquistato dalla famiglia del maniscalco Dieci Luigi (Gigén, Giubina) che proseguì l'attività iniziata dal padre Francesco (Snisén) in via Roma, ora continuata dal figlio Claudio.

Dieci Francesco

Bellini Primo