di nascita,  d'adozione o per caso

HOME

A  B  C  D  e  F  G  h  i L  M  N  O  P  q  R  S  V  Z

CABRINI GIUSEPPE
San Secondo XVII/XVIII secolo
Pittore. Visse tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo.  F
ONTI E BIBL.: P. Zani, Enciclopedia metodica di belle arti, 5, 1820, 191.

 

CAGNANI MASSIMINO
San Secondo 4 giugno 1860-Reggio Emilia 19 gennaio 1951
Frate cappuccino, laico questuante, incolto ma arguto e capace di edificare e ricreare con frasi semplici e rimeggianti. Fece la vestizione a Borgo San Donnino il 29 maggio 1898 e compì la professione solenne nella stessa località il 31 maggio 1899.
FONTI E BIBL.: F. da Mareto, Necrologio Cappuccini, 1963, 77.

 

CALDERONI GIOVANNI
San Secondo-Ferrara 7 agosto 1617
Fu frate cappuccino di vita singolarmente austera, devotissimo della Beata Vergine e favorito di estasi e visioni.
FONTI E BIBL.: Ann. Prov., I, 125; Olgiati, Ann., III/I, 373-374, nn. 51-55; F. da Mareto, Necrologio cappuccini, 1963, 455.

 

CALLOUD GIOVANNI PAOLO
Parma 11 novembre 1811-Parma 25 agosto 1878
Nacque da Giuseppe, francese, cappellaio di Corte, e da Teresa Barbieri. Ricevette i rudimenti letterari nel collegio Lalatta di Parma dall’abate G. Taverna e da L.A. Melegari, poi ministro degli Affari Esteri nel primo gabinetto Depretis. Compromesso nei moti del febbraio 1831, fu confinato nel vicino Comune di San Secondo, ove si dedicò allo studio della recitazione. Tornato a Parma in seguito alla morte del padre, egli esercitò la professione del commerciante per otto anni, continuando però a coltivare la sua inclinazione scenica. Nel 1839, quando la Regia compagnia sarda giunse a Parma in tournée, il suo direttore G. Bazzi, intuendo le non comuni qualità del Calloud, lo scritturò e da quel momento cominciò la sua carriera artistica costellata di tanti successi.

FONTI E BIBL.: Il Pirata 15 novembre 1839, 13 marzo 1840, 23 febbraio 1841; L’Arte 14 gennaio, 18 febbraio, 26 aprile, 7 giugno e 28 ottobre 1854; Lo Scaramuccia 17 e 24 gennaio, 31 ottobre e 12 dicembre 1857, 6 febbraio e 31 luglio 1858; L’Arte drammatica 25 maggio, 7 e 21 dicembre 1872, 21 giugno 1873, 31 agosto 1878 (necrologio); F. Regli, Dizionario biografico dei più celebri poeti ed artisti drammatici, Torino, 1860, 101 s.; G.B. Janelli, Dizionario biografico dei Parmigiani, Genova, 1877, 91; E. Rossi, Quarant’anni di vita artistica, I, Firenze, 1887, 14, 16, 22-24, 37 s.; G. Modena, Politica ed arte - Epistolario con biografia (1833-1861), Roma, 1888, 29 s.; Epistolario di G. Modena, a cura di T. Grandi, Roma, 1955, ad Indices; L. Rasi, I comici italiani, I, Firenze, 1897, 548 s.; Enciclopedia Italiana, VIII, 441 (voce di A. Manzi); N. Leonelli, Attori tragici - Attori comici, I, Milano, 1940, 190 s.; Enciclopedia degli Spettacoli, II, coll. 1519-1520; S. Sallusti, in Dizionario biografico degli Italiani, XVI, 1973, 774-775.

 

CAMPAGNA LUCA
Soragna 1560
Fu membro dell’Accademia fondata in San Secondo dal conte Federigo Rossi e aggregato a quella degli Innominati. Fu discreto poeta. In un sonetto di Angelo Rinieri lo si invita a interrompere l’iniziato poema su Ero e Leandro per celebrare invece le nozze del conte Troilo Rossi con la marchesa Leonora Rangona

 

CAMPANINI BIAGIO
San Secondo XVI/XVII secolo
Poeta che in un sonetto esaltò donna Giovanna d’Aragona più di Minerva, Venere e Giunone e ne lodò la fronte regia, e le chiome d’oro, e gli occhi vaghi, e il casto e saggio petto. FONTI E BIBL.: Aurea Parma 3/4 1959, 185.

 

CAMPANINI GIACOMO
San Secondo 2 giugno 1782-Parma 16 settembre 1856  (Luigi da San Secondo)
Frate cappuccino, fu predicatore, cappellano negli ospedali e nelle carceri, confessore e guardiano più volte. Compì la vestizione (3 maggio 1801) e, esattamente un anno dopo, la professione solenne. FONTI E BIBL.: F. da Mareto, Necrologio cappuccini, 1963, 535.

 

CAMPANINI ROMEO
 

CAMPANINI GIACOMO
San Secondo 2 giugno 1782-Parma 16 settembre 1856     Frate cappuccino.

Fu predicatore, cappellano negli ospedali e nelle carceri, confessore e guardiano più volte. Compì la vestizione (3 maggio 1801) e, esattamente un anno dopo, la professione solenne. FONTI E BIBL.: F. da Mareto, Necrologio cappuccini, 1963, 535.

 

CANTULLI SIMONA
Parma-Parma 26 giugno 1474
Figlia di Giovanni e di Maria da Carpi. All’età di cinque anni rimase orfana del padre, passò sotto la tutela dello zio Antonio e con la madre andò  ad abitare a Carpi dove rimase fino all’età di undici anni. Da Carpi ritornò poi a Parma, compiendo il tragitto a piedi e tenendo in mano una canna, che poi volle sempre portare con sé e per la quale fu soprannominata Simona dalla Canna. A Parma intraprese una vita di sacrifici e mortificazioni, intrattenendosi in lezioni spirituali con le monache di San Paolo, Sant’Uldarico e Sant’Alessandro. Sotto il pontificato di Niccolò V, nel giubileo dell’anno 1450 si portò a Roma assieme allo zio Antonio. Fu devota di San Bernardo, già vescovo di Parma, e in diversi episodi fu al centro di prodigi, a proposito dei quali fu accusata da alcuni di operare con arti malefiche, per cui fu schernita e perseguitata. Il conte di San Secondo, Pietro Maria Rossi, volle allora prenderla sotto la sua protezione. Alla sua morte, il Rossi la fece seppellire in un apposito sepolcro nella Cattedrale di Parma, nei pressi della Sagrestia dei Consorziali. I versi che adornano il sepolcro sono attribuibili al piacentino Gerardo Rustici. La Cantulli fu poi venerata col titolo di Beata.  FONTI E BIBL.: A. Bresciani, Vite dei Santi, 1815, 35-38; G.M. Allodi, Serie cronologica dei vescovi, 1856, I, 787; Epigrafi della Cattedrale, 1988, 149.

 

CASA GIUSEPPE
San Secondo 1831
Figlio di Francesco e fratello di Antonio. Fu ricevitore delle contribuzioni in San Secondo. Prese parte attiva ai moti del 1831. Dal Casa e dai suoi figli fu eseguito il disarmamento dei Dragoni in San Secondo. Non fu inquisito ma sottoposto a visita e sorveglianza.

FONTI E BIBL.: O. Masnovo, Patrioti del 1831, in Archivio Storico per le Province Parmensi 1937, 151.

 

CAVALLI FRANCESCO
San Secondo 1823-Parma 11 agosto 1894
Impresario teatrale. In società con Giuseppe Banzi, segretario della Camera di Commercio e Arti di Parma, tenne l’affitto e la gestione del Politeama Reinach di Parma dal 22 settembre 1878 al 31 ottobre 1882.
FONTI E BIBL.: C. Alcari, Parma nella musica, 1931, 49; San Secondo, 1982, 60.

 

CAVALLI Mons. GIUSEPPE MARIA
 

CAVALLI GIULIO

Parma  25 febbraio 1870 - San Secondo 20 gennaio 1944

Di Giacomo e fu un celebre oboista; alunno di Aristide Cassinelli ricoperse il ruolo di primo oboe al Teatro “Carlo Felice” di Genova e, successivamente, al Teatro alla ScalaAdele Bergamaschi. Benefattore, ultimo proprietario della "Villa Cavalli" ex convento dei cappuccini. Lasciò l'immobile e terre all' Asilo del paese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CHIERICI GIULIO 

Nato a San Secondo il 12-4-1895, morto il 30-3-1969.

fu un celebre oboista; alunno di Aristide Cassinelli ricoperse il ruolo di primo oboe al Teatro “Carlo Felice” di Genova e, successivamente, al Teatro alla Scala

 

 

 

 

 

 

 

 

CHIERICI CLAUDIA

Figlia di Giulio e Frazzini Anna,  nata a San Secondo il 30-4-1922. Morta a (!)  il 17-5-2010.

Direttore d’orchestra. Il 19-6-1949 diresse al teatro regio di Parma un concerto comprendente:
“Concerto grosso”del M. Arcangelo Corelli(1653-1713) con i solisti Mannetti e Gambetti, violini; Martinenghi, violoncello.
Sinfonia N.1 op. 21 II parte - Beethoven; Sinfonia classica N.25 op.25 Prokoffiev; Notturno N.1 op.70 Giuseppe Martucci;
Sinfonia dalla “Forza del destino”, Giuseppe Verdi; Allieva del M. Renzo Bossi (1883-1965) in Milano.

Articolo della Gazzetta di Parma del 5 dicembre 1949.

 

 

 

CHIERICI LUCIANA 

Figlia di Giulio e Frazzini Anna,  nata a San Secondo nel 1919, morta a Milano 14-2-2011. Arpista.

vedi documento

 

CORNACCHIA GIOVANNI
San Secondo 2 novembre 1804-Parma 6 luglio 1846
Figlio di Romano, medico, e di Barbara Campagna. Fu allievo del Toschi e per la raccolta del maestro incise dal Correggio, insieme col Raimondi, una Minerva e un Gruppo di putti e col Toschi un Adone dalla Camera di San Paolo. Sempre dal Toschi incise un Ritratto di Massimiliano Ortalli e La difesa di Barletta del D’Azeglio, in collaborazione con Tito Boselli (il Boselli incise il paesaggio, il Cornacchia le figure). Collaborò inoltre alla Regia Galleria di Torino di Roberto D’Azeglio (Sacra Famiglia, dal Vandyck). Incise sino alla morte. Oltre che incisore, viene considerato dal Copertini promettente pittore, le cui tele attendono ancora tuttavia una sicura attribuzione. Eseguì, in effetti, un acquarello riproducente la decorazione correggesca della Camera di San Paolo. Un suo Autoritratto, ben modellato, si conserva nella Galleria Nazionale di Parma e gli vengono attribuiti un Ritratto del Dalcò (Parma, collezione Barilla) e uno del Toschi (Parma, collezione Lombardi).

FONTI E BIBL.: G.B. Janelli, Dizionario biografico dei parmigiani illustri, Genova, 1877, 78-79; Gazzetta di Parma 7 agosto 1839; Faber, Conv. Lex. f. Bild. Kunst., 1846, II; E. Scarabelli-Zunti, Documenti e Memorie di Belle Arti parmigiane, 9 (ms., Museo d’antichità di Parma); Calzini-Mazzatinti, Guida di Forlì, 1893; Kunstblatt, 1840, 75, 316, 1843, 101, 122; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, VII, 1912; P. Martini, L’Arte dell’Incisione in Parma, 1873; L. Servolini, Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, 1955; A.O. Quintavalle, La Regia Galleria di Parma, Roma, 1939; Mostra dell’Accademia Parmense 1752-1952, catalogo a cura di G. Allegri-Tassoni, Parma, 1952; G. Copertini, Pittori Parmensi dell’800. La pittura e l’incisione in Parma durante il ducato di Maria Luigia, in Archivio Storico per le Province Parmensi 1954, 147-148; P. Ceschi, in Dizionario Bolaffi Pittori, III, 1972, 438; Enciclopedia Pittura Italiana, I, 1950, 707; G. Copertini, Pittura dell’Ottocento, 1971, 18-19; P. Martini-G. Capacchi, L’arte dell’incisione in Parma, Parma, 1969, 50; P. Medioli Masotti, Paolo Toschi, Parma, 1973, passim; A.M. Comanducci, Dizionario dei Pittori, 1971, 822; San Secondo, 1982, 19; A.V. Marchi, Figure del Ducato, 1991, 256; Aurea Parma 3 1993, 248.

 

CORNIENTI GIOVANNI
San Secondo 1804-Parma 1846
Fu incisore di riproduzione, allievo del Toschi.
FONTI E BIBL.: P. Bellini, Storia incisione, 1985, 409.

 

COSTA ANTONIO
San Secondo 1804-Venezia ottobre 1875
Fu allievo di Antonio Isac e di Paolo Toschi nell’Accademia di Belle Arti di Parma. Per interessamento del Toschi, nel 1849 fu nominato direttore della Scuola di Calcografia all’Accademia di Belle Arti in Venezia, ove si stabilì definitivamente. Fu poi professore effettivo e consigliare ordinario della medesima Accademia. Fu inoltre socio d’Arte dell’Accademia Pontificia di Bologna e professore consigliere corrispondente della Reale Accademia di Parma. Collaborò (trentanove rami) al Vaticano descritto del Pistolesi (Roma, 1829-1838), al Luca Longhi illustrato di A. Cappi (Ravenna, 1853), alla Regia Galleria di Torino del D’Azeglio (Santa Maria Maddalena, dal Rubens; Santa Margherita, dal Poussin; Maddalena ai piedi di Gesù, dal Caliari) ed eseguì varie stampe dal Correggio per la collezione Toschi. Lavorò anche a Firenze.

FONTI E BIBL.: Gazzetta di Parma 1839, 161 e 1852, 397; P. Martini, L’Arte dell’Incisione in Parma, 1873; E. Scarabelli Zunti, Documenti e Memorie di Belle Arti parmigiane, fasc. 10 (ms. del Museo di Parma); G.B. Janelli, Dizionario biografico dei parmigiani illustri, Genova, 1877, 131-132; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, VII, 1912, 517 (N. Pelicelli); L. Servolini, Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, 1955; Le B., Man., I, 1855; Heller-Andresen, Diz., 1870; Pelliccioni, Incisori, 1949, 66; Arte incisione a Parma, 1969, 50; A.M. Comanducci, Dizionario dei pittori, 1971, 838; San Secondo, 1982, 19, 23; P. Bellini, Storia incisione, 1985, 409.

 

CUGINI LODOVICO
San Secondo 1917 -

Figlio di Tranquillo (Taston) e di Clotilde Muzzarini che per anni gestirono un avviato negozio di drogheria e carni suine. Da loro,

Vico, apprese tutti i segreti per il confezionamento dei salumi e per la gestione del negozio. Si trasferì negli anni 50 a Cento di Ferrara continuando l'attività di norcino. Negli anni 80 partecipò alla trasmissione "Portobello" condotta da Enzo Tortora, dove perorò la nascita di una scuola di norcineria a S.Secondo.