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GABBI CARLO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GABBI LUCIA
San Secondo -3 aprile 1914 +26 aprile 1989
Maestra "Lucetta", nella scuola elementare del paese

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GAIBA ANGELO

....................  1868        +San Secondo 12 luglio 1935

Brigadiere dei Regi Carabinieri per 12 anni, poi per 30 anni guardia comunale, marito della levatrice Guareschi Angelina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GAIBAZZI FILIPPO
San Secondo-1810
Fratello di Francesco, fu intagliatore di risonanza e mediocre fabbricatore di stumenti da corda. Nell’anno 1796 fu attivo nella parrocchiale di Vidalenzo. FONTI E BIBL.: L. Molossi, Vocabolario topografico, 1832-1834, 501; Aimi, 1981, 7; Il mobile a Parma, 1983, 262.

 

 

GAIBAZZI FRANCESCO
San Secondo ante 1778-1814
Fratello di Filippo. Fu intagliatore di risonanza e mediocre fabbricatore di strumenti da corda. Realizzò a Soragna nel 1778 sei candelieri nell’oratorio di Sant’Antonio e nel 1785 gli intagli degli altari dei Santi Pellegrino e Giuliana nella chiesa dei Serviti.
FONTI E BIBL.: B. Colombi, 1975, 123, 223; Il mobile a Parma, 1983, 261.

 

 

GAIBAZZI SISTO
San Secondo 1679 c.-San Secondo 18 novembre 1749
Figlio di Andrea. Falegname, ricordato nell’anno 1733 per aver fornito nove sagome di noce e due Sparavieri per li stucadori, per un pagamento per aver disfatto il Coro, e due ornati, et altre fatture, per altre sagome per gli stuccatori nel coro della parrocchiale di San Secondo.

FONTI E BIBL.: Archivio Parrocchiale di San Secondo, vol. IV, Diritti parrocchiali e vertenze, 15, 19 tris, 33, Atti di morte, al 18 novembre 1749; Il mobile a Parma, 1983, 257.

 

 

GALLI PIETRO

Nato a San Secondo l'11-09-1923; morto a Torino il 4-05-2011

Dopo l'esperienza giovanile della Resistenza, inizia la propria attività in Svizzera per poi svolgere la propria carriera come Direttore Tecnico di una azienda metalmeccanica di Torino, dove si trasferì nel 1956.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GANDINI MARIO

San Secondo 1919 - Parma 1989. Scrittore.

Comincia a scrivere giovanissimo a diversi giornali e riviste ( Nella Gazzetta di Parma compaiono molti suoi scritti in III pagina).

Nel 1963 pubblica "La caduta di Varsavia", nel 1982 "I girasoli e la Luna" e nel 1987 "Una giornata di racconti".

 

 

 

GAZZOLA ALBERTO

San Secondo 7/8/1923  +26/2/2003

Maestro di scuola elementare

 

 

 

 

 

 

 

 

GHELFI PRIAMO (Primo)

San Secondo  29-3-1838; + San Secondo 27-6-1893
Maggore dei Reali Carabinieri, Cavaliere Mauriziano e della Corona d'Italia che nei suoi trent'anni di sua carriera diede opera energica integra sagace alla sociale difesa contro i malvagi. Benemerito della salute pubblica nella epidemia colerica 1866-67 in Sicilia. Tornato a vita privata dedicò le sue cure al comune come Sindaco e Consigliere alla Provincia ed alle opere pie. Benefattore dell'asilo infantile di San Secondo. Coniugato con Peruzzi Ersilia 1833-1907.

 

 

 

 

 

GIACOMO DA SAN SECONDO
San Secondo-post 1523
Cantore e strumentista, dal 1501 fu al servizio della Corte di Mantova fino al  1523, in quell'anno ottenne una pensione.

Pietro Aretino nel Pronostico del 1527 ne parla in forma scanzonata

"La quarta de la primavera [...] sarà ventosa come el sexo di Jacomo da San Secondo"
FONTI E BIBL.: J. Fenlon, Musicisti e mecenati a Mantova nel ’500, Bologna, Il Mulino, 1992.

 

 

GIAVARINI OVIDIO
San Secondo 1903- Parma 1968
Il padre Giovanni Pio acquisì nel 1930 l’originaria fornace Armando Marchi, dedita alla produzione di camini e vasi da fiori avviata in San Secondo Parmense nel 1881. Nel 1930  la convertì in attività industriale avente come produzione i materiali laterizi per l’edilizia. Fu lungimirante nell’introduzione di applicazioni tecnologiche avanzate.

FONTI E BIBL.: Cento anni di associazionismo, 1997, 399.

 

 

GODI PARIDE
San Secondo Parmense 1 giugno 1923-Pieve Ottoville 19 luglio 1992
All’età di 28 anni, il 17 giugno 1951, fu ordinato sacerdote dal vescovo di Fidenza Francesco Giberti. Celebrò la sua prima messa solenne a San Nicomede il 24 giugno 1951. Insegnò lettere nel seminario di Fidenza, fu vicario cooperatore a Parola, prebendario in Cattedrale, cappellano dell’Ospedale Civile di Fidenza, vice-assistente diocesano della gioventù femminile dell’Azione cattolica, canonico della Cattedrale, vicario economo a Chiusa Ferranda e parroco a Pieve Ottoville dal 12 novembre 1969 al 19 luglio 1992. Ebbe grande cura della chiesa collegiata fancendovi anche apportare innovazioni finalizzate a mantenerne lo splendore. In particolare favorì la pubblicazione di un interessante volume sull’organo Serassi di cui la chiesa è dotata. Il Godi si distinse per la passione verso la storia locale: riordinò l’archivio parrocchiale di Pieve Ottoville e di parrocchie vicine, collaborò con la rivista Proposta, realizzò il periodico di Pieve Ottoville Diario Pov e riordinò gli scritti di don Fulcini raccogliendoli in due volumi dal titolo Memorie Pievane. Inoltre con Stefano Baronio approntò l’Inventario fotografico degli oggetti di valore storico artistico della chiesa Collegiata di Pieveottoville
 

 

GORRERI DON ORESTE  

 30  agosto 1909 - 1 aprile 1959 - Sacerdote.Rettore di Castellaicardi per 24 anni. Figlio di Leonardo (1885-1972) e di Dodi Ginepra (1885-1976)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GOTTI Dott. ENORE

 

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GRAZZI LUIGI
San Secondo Parmense 28 agosto 1914-Parma 15 luglio 1984
Fu attratto ancora fanciullo dall’ideale missionario e l’abbracciò entrando nell’Istituto delle missioni fondato da monsignor Conforti. Raggiunto il sacerdozio dopo aver frequentato la teologia nel Seminario maggiore di Parma, fu designato dai suoi superiori maestro dei novizi nelle varie case dello Studentato saveriano. Andato poi a Roma a perfezionare gli studi, conseguì la laurea in missionologia. Nel contempo fu anche Consulente ecclesiastico all’Istituto statale d’arte per la decorazione e l’arredo della Chiesa di Roma. Per la sua parola facile e fluente, fu conferenziere di chiara fama in molte città d’Italia dal 1940 al 1946. Fu in Svizzera e in Scozia nel 1954 e missionario in Brasile e nel Messico dal 1956 al 1961. Si affermò anche con distinzione come oratore sacro, salendo i pulpiti delle più prestigiose parrocchie di Roma: molti furono i quaresimali da lui predicati, seguiti sempre da un pubblico numeroso e qualificato. Dimostrò di possedere erudizione in ogni ramo del sapere: storia, missionologia, numismatica, archeologia, agiografia, arte, letteratura e poesia. Visitò quattro volte gli Stati Uniti per studiare le antichità nei musei di quella nazione. Sempre per ragioni di studio fu anche a Ginevra, Lione, Parigi e Londra. Appassionato ricercatore, per interessantissimi ritrovamenti archeologici nelle Grotte della Rossa (Ancona) meritò la nomina di Ispettore onorario alle antichità. Pubblicò il catalogo dei reperti archeologici di Suasa Sènonum (Pesaro). Scoprì a San Marcello di Ancona gli estremi di una tomba Picena, tessere cristiane in cotto, tra cui una del III secolo, e un titolo della Gens Arniense a Sorbolo di Parma. Pubblicò I Bronzi, le Terrecotte funerarie e sull’antica Monetazione cinese, opera desunta dai cimeli del Museo d’arte cinese in Parma, di cui fu direttore dal 1954 al 1956. Per il settimo centenario della nascita di Marco Polo, curò al Palazzo Ducale di Venezia, nella sala del Piovègo, la IV Mostra di Venezia, fornendo in catalogo e in una introduzione critica (Alfieri, Venezia, 1954) nuclei del Museo cinese di Parma e del Museo etnologico lateranense di Roma. Ricostruì la tomba di San Pietro nel padiglione che la sacra Congregazione de Propaganda Fide espose nella mostra romana della Chiesa del 1963, previo un saggio su Il Missionario Pietro di Bethsaida (in Fede e Civiltà 1962). Uscirono, nel frattempo, vari saggi biografici tra i quali primeggia la vita di padre Caio Restelli, il profilo del venerabile Antonio Criminali da Sissa (1931) e altre opere monografiche. Tra queste ultime, va in particolare ricordata Parma romantica (Silva, Parma, 1964). È tutta Parma attraverso i suoi lunari e gli almanacchi e una breve storia di Parma. Fu scritta per ricordare il 150° anniversario della morte di Giovanni Battista Bodoni e il primo centenario della nascita di monsignor Conforti. Nel 1974 uscì un’altra opera assai importante e voluminosa: Parma romana (Parma, Silva). È una miniera di preziose notizie e ricca di illustrazioni. Valendosi di tutte le iscrizioni parmensi allora conosciute, dall’era repubblicana al regno di Teodorico II, riportate dal Corpus e dagli originali, le tradusse ambientandole criticamente e con ampia documentazione nel contesto storico generale e locale a cui appartengono. Tra i tanti soggetti che lo affascinarono vi fu l’origine del Cristianesimo a Roma. Lo affrontò con due volumi: Il Papa dell’anno 97, studio della figura di Clemente I, pontefice dal 96 al 97, citato da San Paolo nella lettera ai Filippesi e autore della prima lettera ai Corinzi (Silva, Parma, 1975) e Ricerca sui Fideles (Artegrafica Silva, Parma, 1981). Il Grazzi pubblicò ancora Storia della Città di Lettere (Ips, Pompei, 1971) e Storia della Diocesi di Lettere (Scafati, 1978), che gli valsero la cittadinanza onoraria e la stima degli studiosi di quella regione. Diede alle stampe anche undici lavori di carattere teatrale, affermandosi in ben cinque concorsi nazionali, in particolare con Massicciata (1939), Giro di Ruota (Filodrammatica, Roma, 1943) e Le coccarde (Ridotto, Roma, 1963). Anche il genere poetico attirò il suo interesse e pure in questo settore dimostrò attitudine e genuina ispirazione. Le sue poesie furono raccolte in due volumi, il primo del 1953, edito da Bucciarelli di Ancona, e il secondo, dal titolo Altre poesie, nel 1968 (Viappiani, Milano). Lasciò anche, inediti, alcuni grossi volumi dattiloscritti: Conversazioni saveriane, Testimonianze sul Fondatore, Bibliografia su monsignor Conforti e i primi saveriani (materiale prezioso per la conoscenza dei primi decenni di storia della congregazione saveriana). Della sua venerazione per il Conforti è testimone eloquente il lavoro immane compiuto dal Grazzi con la raccolta di documenti, lettere e testimonianze atte a favorirne e documentarne il processo di beatificazione.

FONTI E BIBL.: Parma nell’Arte 1983-1984, 91-92; F. Barili, in Gazzetta di Parma 13 gennaio 1986, 3.

 

GUALAZZINI ERCOLE

 

 

GUARESCHI ANGELINA

San Secondo 10 ottobre 1873 - 19 settembre 1930

Per 35 anni levatrice a S.Secondo moglie del Brigadiere dei Regi Carabinieri Gaiba Angelo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GUARESCHI Dott. GINO
Nato a fontanelle di Roccabianca  Morto a San Secondo Parmense il 16-03-2016.

Figlio di Riccardo e Carolina Tiberti. Il padre, produttore di caglio, fu anche segretario di Giovanni Faraboli.

Gino, andando a Parma in bicicletta frequentò il ginnasio all'Istituto salesiano S.Benedetto ed il liceo classico Romagnosi. Si iscrisse successivamente all'università facoltà di medicina, laureandosi nel 1954. Divenne medico condotto a S.Secondo Parmense, prestando anche la sua opera nell'Ospedale civile del paese.

 

 

GUARESCHI GUGLIELMO
San Secondo Parmense  14-febbraio 1905 / 4 giugno 1987
Nominato assistente volontario nell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Parma un anno dopo aver conseguito la laurea (1930), il Guareschi frequentò per un certo periodo l’Istituto di Torino, dove, sotto la guida del professor Canuto, fece le prime esperienze nelle più varie mansioni della pratica medico-legale. Tornato a Parma e divenuto prima assistente incaricato e quindi effettivo, ottenne la qualifica di aiuto nel 1949. Nel frattempo però conseguì l’abilitazione alla libera docenza, si specializzò in clinica delle malattie nervose e mentali all’Università di Bologna e svolse un’intensa attività medico-legale quale perito o consulente tecnico in campo penale, civile e infortunistico presso gli uffici giudiziari di Parma e delle province limitrofe. Dal 1943 in particolare fu consulente per un decennio della sede di Parma dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro le malattie. Durante gli anni del secondo conflitto mondiale il Guareschi, che prestò servizio come capitano medico, si distinse per la sua dedizione al lavoro. Finita la guerra, partecipò a vari concorsi per la cattedra di medicina legale e delle assicurazioni, ottenendo nel 1953 quella dell’Università di Cagliari. Tre anni dopo, resasi vacante quella di Parma per il trasferimento del Canuto a Torino, la Facoltà di Medicina e Chirurgia lo chiamò a ricoprirla (ne fu direttore per un ventennio). Fu inoltre presidente onorario della Società di Medicina Legale dell’Emilia-Romagna. Il Guareschi, nel corso della sua lunga e brillante carriera dedicata all’insegnamento e alla ricerca, conseguì numerosi risultati di prestigio e fu autore di un’ottantina di pubblicazioni scientifiche in molteplici settori della disciplina alla quale portò importanti contributi, sia in campo sperimentale, che in quello dottrinale. Suoi allievi, tra gli altri, furono Giorgio Vidoni, Guglielmo Masotti e Pietro Valli. La salma del Guareschi fu tumulata nella cappella di famiglia del cimitero di San Secondo Parmense.
FONTI E BIBL.: Gazzetta di Parma 7 giugno 1987, 4.

 

 

 GUARESCHI ICILIO

San Secondo 24-dicembre 1847 - Torino 20 giugno 1918

Figlio di Giacinto e Scaramuzza Teresa.

Studente del ginnasio liceo di Parma, dove ebbe per compagno e amico il futuro orientalista I. Pizzi, prima del termine del corso si arruolò volontario nell'esercito allo scoppio della guerra del 1866. Partecipò alla presa di Borgoforte e tornò dalla breve campagna con i gradi di sergente. Concluso il liceo, fu spinto dalla morte del fratello maggiore, titolare della farmacia di famiglia, a iscriversi alla scuola di farmacia dell'Università di Bologna. Dopo aver conseguito il diploma nel 1870, grazie al miglioramento delle condizioni economiche della famiglia si iscrisse alla facoltà di scienze naturali di Firenze, ove frequentò il laboratorio di H. Schiff. Si trasferì poi (1871) all'Università di Pisa dove si laureò nello stesso anno.

Tornato a Bologna, ricevette l'incarico di chimica analitica nell'Università cittadina e nel 1873 ottenne, in seguito a concorso, la cattedra di chimica presso l'istituto tecnico di Livorno.

Nel 1876 vinse la cattedra di chimica farmaceutica dell'Università di Siena e nel dicembre 1879 conseguì la cattedra di chimica farmaceutica e tossicologica dell'Università di Torino.

Il G. effettuò dapprima alcune ricerche di chimica organica su sostanze naturali. La sua prima ricerca di ampio respiro fu avviata a Siena e proseguita a Torino: fra il 1877 e il 1888 il G. pubblicò una decina di note sui derivati del naftalene. Il punto più alto e sistematico fu raggiunto con la pubblicazione di una lunga memoria sulla più prestigiosa rivista chimica tedesca (Ueber die Derivate des Naphtalins, in Justus Liebig's Annalen der Chemie, 1883, vol. CCXXII, pp. 262-300). M

 

 

GUARESCHI PIETRO
San Secondo Parmense 19 luglio 1868-Abba Garima 1 marzo 1896
Nacque da Antonio e da Carolina Bonfatti. Fu Sottotenente nel 63° Fanteria a ventidue anni. Il Guareschi, appena promosso tenente, chiese di essere inviato in Africa. Ottenne d’imbarcarsi con l’VIII Battaglione Cacciatori d’Africa e prese parte alla campagna del 1895-1896 e alla battaglia di Adua. Al momento dello scontro si gettò nel combattimento andando più volte all’assalto col proprio reparto. Quando le schiere nemiche stavano per travolgere l’eroico manipolo, si aprì ancora un varco tra gli avversari, trovandosi quasi solo a combattere, trincerato dietro un cumulo di cadaveri. Rimasto senza munizioni e ferito una prima volta, snudò la sciabola e tornò ad avanzare, sinché cadde sotto le lame avversarie. Molti giorni dopo il combattimento il suo corpo venne rinvenuto crivellato di colpi e orrendamente sfigurato. La sua memoria venne onorata con la medaglia d’argento al valor militare concessagli il 3 aprile 1898: Si distinse per coraggio durante il combattimento morendo valorosamente sul campo. Il Comune di Parma lo ricordò nella lapide dei caduti ad Adua sotto l’atrio del Palazzo Civico e quello di San Secondo Parmense in una lapide posta nella Rocca municipale.
FONTI E BIBL.: C.A. Fratta, in Ai prodi parmensi, 1903, 19; Parmensi nella conquista dell’Impero, 1937, 88; Decorati al valore, 1964, 114.

 

GUARNIERI ANGUISSOLA GIOVANNI BATTISTA
San Secondo 1716
Fu il diciassettesimo prevosto della chiesa di San Secondo. Provvide al rifacimento completo della chiesa, aggiungendo le due navate laterali, il presbiterio e il coro. Ampliò il beneficio della prevostura e lasciò la sua casa, ampia e signorile, come perpetua abitazione del prevosto.
FONTI E BIBL.: I. Dall’Aglio, Chiesa di San Secondo, in Archivio Storico per le Province Parmensi 1969, 113-125.

 

GUARNIERI GENNY