di nascita,  d'adozione o per caso

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SANINI ARISTIDE  

San Secondo 1938 -Torino 2008

 


Nei primi giorni di agosto è scomparso il Professor Aristide Sanini, parmense di nascita (1938) e di studi, ha svolto pressoché tutta la sua carriera al Politecnico di Torino, dal 1962, anno in cui divenne assistente del suo maestro Carmelo Longo, fino alla fine del 2000, quando si dimise per andare (anticipatamente) in pensione, lasciando, secondo le sue parole, "spazio ai giovani".
Devo però ricordare che prima del 1962 fu per due anni maestro nella scuola elementare di Busseto (Parma): si poteva così divertire talvolta a presentarsi come "il maestro di Busseto".
Fu tra gli ultimi che poterono conseguire (nel 1968) la Libera docenza, entrò (nel 1969) nel ruolo degli aggregati e quindi nel 1973 in quello degli ordinari.
Autore di una trentina di pubblicazioni scientifiche, si è dedicato tutta la vita a studiare questioni di Geometria differenziale (connessioni, strutture hermitiane, varietà riemanniane, foliazioni), talvolta in collaborazione con Tricerri o con Caddeo.
Tuttavia ha rivolto anche il massimo impegno alla didattica, riscuotendo un grande successo fra gli studenti dei corsi da lui tenuti, di Geometria, di Analisi, di Istituzioni di Matematica.
Il suo impegno verso gli studenti si è anche manifestato in ben dodici impegnativi anni di lavoro, come consigliere di amministrazione, nel collegio Einaudi di Torino. Membro del Consiglio di Amministrazione del Politecnico, è stato anche vicerettore per il diritto allo studio e direttore del Dipartimento di Matematica. Era Socio UMI dal 1963; fra gli incarichi nazionali è stato membro della Commissione per la ricerca e l'insegnamento della matematica nelle Facoltà di Ingegneria e anche revisore dei conti. Schietto e dalla parlata chiara e diretta, è stato sempre apprezzato e stimato dai colleghi, che, me per primo, rimpiangeranno sempre il suo impegno per il Politecnico e le sue belle battute taglienti.
(Paolo Valabrega)

 

SCHIAVI ORAZIO
San Secondo Parmense  -  Woschilowa 19 gennaio 1942
Figlio di Albino. Camicia Nera della Legione Camicie Nere Tagliamento, 63° Battaglione, fu decorato di medaglia d’argento al valor militare, con la seguente motivazione: Porta arma tiratore, durante un tentativo nemico di sorprendere e attaccare un punto particolarmente delicato di un nostro caposaldo, interveniva prontamente aprendo il fuoco sull’avversario. Ferito rimaneva sul posto di combattimento continuando nell’azione fino a quando veniva colpito a morte.

FONTI E BIBL.: Bollettino Ufficiale 1947, Dispensa 27a, 2712; Decorati al valore, 1964, 116.

 

SCORTICATI ETERIO
San Secondo 1824 c.-Castelfidardo 18 settembre 1860
Fu educato alle discipline liberali: studiò matematica e vi si laureò in Parma nel 1846. In seguito si arruolò nelle truppe parmensi, divenendo presto ufficiale. Dal Governo fu mandato a Insbruck a studiare per l’Arma del Genio. Vi rimase due anni. Durante i moti del 1848 lo Scorticati fu messo al comando del Genio. Seguì poi il generale dei Bersaglieri alessandro Lamarmora, che lo prese come suo aiutante. Morì in battaglia. Gli venne decretata la medaglia d’argento al valor militare per aver condotto con ammirabile assennatezza e sangue freddo la sua Compagnia, dove più terribile era il fuoco, animando i suoi soldati coll’esempio.

FONTI E BIBL.: G.B. Janelli, Dizionario biografico dei Parmigiani, 1877, 410.

 

SCURANI FRANCESCO MARIA RANUCCIO
Parma 6 novembre 1696      Parma 26 marzo 1770
Frate cappuccino. Compì la vestizione a Carpi l’8 novembre 1712 e la professione di fede l’8 novembre 1713. Fu predicatore e guardiano a San Secondo. Nel 1755 predicò la Quaresima in Guastalla, ove fu pubblicata una raccolta di versi italiani e latini in sua lode e diede alla luce un Panegirico di Sant’Anselmo Vescovo di Lucca e protettore di Mantova recitato nel duomo di questa città li 18 marzo 1743 coll’occasione di predicarvi il Quaresimale (Mantova, per Giuseppe Ferrari). Questo Panegirico è seguito da una raccolta di poesie in lode delllo Scurani. Da più componimenti di quella raccolta (Alla sacra fervorosa eloquenza del Padre Angelo Francesco da Parma, Guastalla, per Vincenzo Gualdi, 1755, in-4) si ricava il fatto che avesse perduto il suo primo quaresimale, e perciò fosse stato costretto a rifarlo.

FONTI E BIBL.: Raccolta di composizioni poetiche in lode del M. R. P. Angiolo Franc. da Parma, cappuccino, insigne Oratore nella Cattedrale di Mantova la quaresima dell’anno 1743, in appendice al suo panegirico di Sant’Anselmo stampato in Mantova nel 1743; Alla sacra fervorosa eloquenza del M.R.P. Angiolo Fr. da Parma, Cappuccino, Oratore zelantissimo nel Duomo della Città di Guastalla la Quaresima dell’an. 1755, In Guastalla, per Vincenzo Gualdi impressore Reggio Ducale col permesso dei superiori; A. Pezzana, Memorie degli scrittori e letterati parmigiani, IV, 1833, 187-188; F.da Mareto, Bibl. cappuccini, 1951, 156; Cappuccini a Parma, 1961, 24.

 

SILVI ETTORE
Parma 1923-      San Secondo 2 dicembre 1996
Fu maestro elementare prima alla scuola Cocconi, poi direttore didattico a Berceto, San secondo, Sissa, Roccabianca e Colorno. La sua vita, passata accanto alla moglie Marta, fu un’esistenza di silenzi e priva di vicende eclatanti, di cui si ricorda solo la tesi su Tristan Cobière. Per il Silvi il rapporto con la poesia doveva essere assoluto. La sua fedeltà alla letteratura ricorda un altro poeta schivo e solitario, Attilio Zanichelli. Nel 1997 uscì postumo (Reggio Emilia, Diabasis) il suo volume "Diapositive e sassofoni". Il volume del Silvi raccoglie tutta la sua opera, quattro sezioni di un unico, importante libro: Diapositive e sassofoni, La tosse ai tropici, Figure e Colori. Arricchiscono il volume l’introduzione di Giuseppe Marchetti e un ricordo del Silvi come maestro elementare, scritto da Roberto Spocci.

FONTI E BIBL.: Gazzetta di Parma 2 dicembre 1997, 15.

 

SOTTILE ANTONIO
San Secondo 1560
Fu buon poeta latino e buon poeta italiano, lodato dal compatriota Angelo Rinieri in un sonetto. Scrisse diversi sonetti (uno in lode dei Rossi) e una Canzone piena di lamenti amorosi.

FONTI E BIBL.: Aurea Parma 3-4 1959, 193.

 

STRINGHINI ANTONIA

San Secondo 12 gennaio 1920 - 4 novembre 2008

Moglie  di Ferdinando Gaibazzi, commissario di distaccamento della 178ª Brigata Sap (comandata da Annibale Ballerini detto «Buongiorno»), ha ricoperto  un ruolo di primo piano durante il periodo della Resistenza. Innanzitutto, come ricordato dallo storico e partigiano Felice Costa, ha sempre aiutato  il marito nelle varie necessità della Brigata. In particolare, durante la cosiddetta «Epifania fascista» quando si raccoglievano indumenti e regali per i bambini che frequentavano le scuole e per le famiglie bisognose, esponendosi a non pochi rischi: approfittando di questa iniziativa, durante il terribile inverno del 1944-'45, aveva raccolto numerosi vestiti da fornire ai partigiani permettendo loro di affrontare il freddo in condizioni migliori. Lo aveva fatto, come precisato da Costa, ben consapevole dei pericoli che poteva correre ma prodigandosi per una giusta causa. Inoltre, più volte, ha fatto da «staffetta» nell’ambito della 178ª Brigata Sap permettendo i collegamenti e gli scambi fra i distaccamenti che si trovavano in montagna e quelli della pianura, spostandosi sempre in sella alla sua bicicletta e, anche in questo caso, rischiando di persona. Antonia, molto conosciuta e stimata a San Secondo per le sue qualità di donna onesta e corretta, ha sempre evitato qualsiasi discussione dimostrando grande saggezza ed intelligenza. Parole di cordoglio sono state espresse dal sindaco Roberto Bernardini: «Viene a mancare una figura molto importante nella storia di San Secondo. Questa è l’occasione per ricordare, ancora una volta, il contributo che Antonia, insieme a tutti gli altri partigiani, ha dato per riconquistare la libertà e la democrazia di cui, ancora oggi, possiamo godere».

(da Gazzetta di Parma 6-11-2008)

 

 

STRINGHINI LEONIDA